Siamo sicuri che tutti gli uomini vengano da Marte? Ho la certezza che Mr. White provenisse dalle profondità più cupe degli inferi! Home sweet home, soleva dire. E io pensai fosse un gesto di grande umanità, da parte mia, facilitare il suo ritorno a casa.
Eppure, ci fu un tempo in cui ero pazza di lui…
Conobbi Mr. White sul ciglio di un orrido sabbioso venato di verde e di giallo, tra le crepe silenti e maestose del Grand Canyon. Stavamo entrambi scappando: io fuggivo dal tedio della gita e della vita organizzata, delle levataccie che rovinano la pelle e dei percorsi decisi da altri che rovinano la sorpresa e tolgono il gusto del rischio; lui, da un brutto ceffo che gli aveva giurato vendetta (e non a torto, ahimé! Credo fosse una questione di bottini spartiti con precisione non propriamente matematica).
Mr. White non era mai stato uno stinco di santo, ma aveva quella sua faccia da schiaffi e pugni presi e dati, lo sguardo magnetico e sfrontato, anche un filino astigmatico, e un modo di scostarsi il ciuffo ribelle dalla fronte, usando il calcio della sua Smith & Wesson, che mi fece desiderare, seduta stante, di essere la sola donna rimasta sul globo terracqueo, e lui l’unico uomo. Armato.
Indossavo seta cerulea, lunga ai piedi, e occhiali enormi, scuri, a proteggere la mia curiosità famelica verso il mondo che ancora non conoscevo. Lui era una visione in nero, con le scarpe lucide nonostante i venti e le terre rosse. Scarpe che avevano calpestato tutta l’America, e parecchi suoi abitanti.
“Spogliati”, mi ordinò, con voce rauca di sigarette e alcool. E io sfilai gli occhiali, obbediente e mansueta. Lui fece altrettanto, e i nostri occhi caddero innamorati, senza possibilità di fuga. L’alternativa? Buttarsi. Oppure arrendersi, e mettere sotto chiave i nostri cuori.
Ci sposammo a Las Vegas sette ore dopo, spettinati di chilometri corsi in Cadillac e di baci. Ero estatica, folle di gioia.
Ma già sapevo di aver commesso il più grande errore della mia vita…
to be continued
Noo to be continued sul più bello!!!
Come una telenovela brasiliana.
bello!!!! non vedo l’ora di leggere il seguito…potrei sbagliarmi ma il tuo povero consorte l’han fatto fuori…povero!!!! ciauuuu
Merci, vikissima, di certo il consorte non è più tra noi, e di certo io avevo un alibi. Lo giuro!
Attendo con ansia il trucido seguito…
V come vendetta, ohohohohohohoh! (risatina con mano sulla bocca e testa buttata all’indietro stile Raffa)
Bello. Mi piace.
Ne sono lieta.