Alice

Non son stata io, io in persona a levarmi questa mattina? Mi pare di ricordarmi che mi son trovata un po’ diversa. Ma se non sono la stessa dovrò domandarmi: Chi sono dunque?

Sbatte una porta nella mia testa, nel sottotetto di ingovernabili ricci che danno su plumbee distese di tavole vuote. Nuvole bianche, senza parole, neppure una bozza di trama.

Vento di buriana in cassa, tra i polmoni silenti che aspirano a fresche boccate ma respirano gelidi Uràli.

In pancia ho lasciato qualcosa sul fuoco, forse castagne dal cuore bruciato, o  il taglio migliore di un dolore mostruoso, stracotto nel rosso del mosto.

Stridono i freni dei nervi,  piedi che slittano su ghiacci in pendenza di strada nel bosco, la meno battuta.

Non scelta: deviai.

Puntavo a levarmi come sole che sorge, ma persi la bussola e anche il mio est.

DisOriente.

28 pensieri su “Alice

  1. Mi rallegra la tua ricomparsa, sempre che sia stata tu a levarti stamattina. Belle immagini, poetiche, persa nella vita. Evocativa, mi ispira la visione di un’aurora boreale. E’ ad est l’aurora boreale? A nord di sicuro. Ti fermi o sei di passaggio? Ciao!!!

    1. Gio, mi mancasti assai, ma ho avuto una crisi d’identità e ho dovuto fare il cambio velette. Come stai? E James? Qui ci sono solo una decina di pigmei, i gemelli nipponici che si annoiano e, tutti insieme, si rubano le frecce avvelenate tra loro come i bambini…
      Resto? Aspetta che vado a chiudere la porta che sbatte (le castagne dal fuoco, senza James, mi toccherà toglierle da sola, parbleu).

      1. Data la stagione è giusto mettere la veletta pesante. L’abbiamo già detto? Può essere, perdo colpi da tutte le parti e quelli che non perdo li prendo in testa. Secondo me dovresti restare, questa casa aspetta te come diceva il vate anche se non ricordo che vate era. O mi confondo con “Amore, ritorna, le colline sono in fiore?” La crisi di identità oltre al cambio veletta comporta un cambiamento più drastico, tipo di genere? Sotto la veletta il baffo non sta male. Non ho pregiudizi come ben sai, è Olena quella tradizionale, però nel caso avvisa. Tutti i tuoi amici stanno aspettando la tua reentreé, non si sono stancati molto perché li ho impiegati a metà servizio. Da ferragosto siamo arrivati a Natale ma siamo ancora al caro amico, questi aspettano il reddito di cittadinanza ma con me stanno freschi. Curami i gemelli, mi raccomando! 😉

        1. Un bel baffo a manubrio potrebbe essere la soluzione, del resto ho sempre desiderato esplorare il mio lato maschile, ma mi rifiuto di guardare il calcio alla tv e non riabbassare la tazza del water!

          1. I giovani ingegneri informatici che mi circondano hanno risolto il tuo secondo problema: non alzano l’asse ne lo riabbassano. Lo lasciano così come sta, e si fanno vanto di farci la pipì sopra da lontano. Hanno studiato molto, poverini! Per il calcio alla tv ormai sei esentata. Io non lo guardo più da anni, e penso di non aver perso con ciò la virilità. O almeno, non ha influito più di tanto.

              1. Una volta ho provato la depilazione ma non mi è piaciuta. Lo smalto è ad un livello superiore, forse dovrei iniziare con lo sfinamento delle sopracciglia. James è un artista eclettico a 370 gradi!

  2. Che bel post mia cara.. d’effetto..prosa d’arte oserei dire..ricca di metafore e di rimandi misteriosi..dove si cela il tuo pensiero..la tua anima. Bentornata Miss..mi sei mancata..un abbraccio affettuoso ❤

          1. Sono impegnata su diversi fronti: collaboro con un magazine, provo a scrivere un romanzo e ho il mio lavoro full time… Oltre alla vita sociale che mi resta 😉 Ma torno presto anche qui. Questo luogo dà una libertà e un’accoglienza che non è così scontata… à bientôt, mon amie!

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