Mese: giugno 2021
Saranno una quindicina…
E infatti nessuno ne parla. No, nessuna bandiera arcobaleno, solo qualche decina di fuori di testa che protesta per qualcosa non più di moda: la libertà.
Tu cosa prendi?
Medioevo
Scritto da Matteo Brandi.
Salve, sono il Medioevo.
Volevo dirvi che sono stufo di essere tirato in ballo tutte le volte che i vostri fessi non sanno come ribattere alle argomentazioni altrui.
Nella mia epoca c’erano un sacco di bigotti, ma francamente non erano dissimili dai vostri adepti dei grandi media. La differenza è che i miei bigotti erano persone di eccezionale cultura, i vostri a malapena conoscono la lingua italiana.
Nella mia epoca i villici cercavano la salvezza personale comprando le indulgenze dalla Chiesa, voi la cercate con tamponi, mascherine e vaccini. La differenza è che io ho visto la Peste Nera, voi vi state cagando sotto per un virus con una mortalità infima.
Nella mia epoca gli eretici finivano ogni tanto sul rogo, voi state facendo la stessa cosa con le censure e il fango mediatico contro i dissidenti. La differenza è che io avevo Dante, Petrarca e Boccaccio, voi avete Fedez, la Ferragni e Marchisio.
Nella mia epoca il potere era in mano ad un pugno di nobili e la plebe non votava, una situazione che alcuni di voi oggi dipingono addirittura come progresso. La differenza è che io ho posto le basi per la nascita dei Parlamenti, voi i Parlamenti li avete piegati al volere di quattro usurai stranieri.
Mi dipingete come un’epoca oscura, nonostante i miei siano stati secoli di arte, letteratura e filosofia.
I miei borghi sono ancora un gioiello, le vostre città fanno vomitare.
Le mie opere sono immortali, i vostri selfie durano il tempo di una scrollata.
Insomma, non prendo lezioni da un’epoca che lascerà alla Storia le parole con gli asterischi.
Saluti,
il Medioevo.
Matteo Brandi
Ufo robot ufo robot
Leave the kids alone
Pussicci
Fuori ci sono fiori; dentro, c’è il gatto Pussicci. Rumore di falciatrice che falcia fiori, fuori.
Pussicci, dentro, ascolta la falciatrice, fuori. S’attenua il rumore e diventa profumo di fiori falciati. Tranciati. Margherite e bianchi soffioni.
Mi soffio il naso, dentro, ma penso di essere fuori.
Ditelo con un fiore: ero una margherita. Dai petali m’ama non m’ama. E’ uscito non m’ama. Là fuori.
E io ci sto dentro. Non c’entro. Non-centro.
Miao.