Libri sotto l’albero.

Miei adorati,  del Natale amo addobbare l’albero e ricevere regali, soprattutto in guisa di brillocchi. Essendo un donnino generoso, amo altresì farmi regali, soprattutto se sono libri. Quale strenna migliore da mettere sotto l’albero? Et alors, ecco qui i libri che mi sono regalata, arrivati tardissimo poiché la repubblica di San Marino, ove la sottoscritta risiede, non è Amazon friendly. Ho compensato il ritardo divorando i miei acquisti che vado tosto, e con piacere, a elencare.

Amici bloggers.

Valeria è una blogger che scrive poesie. Rettifico: Valeria è una poetessa che scrive in un blog. Preludio è un ruscello cristallino che riflette luce calda di sole e abbracci, baci e raggi che scivolano tra le fessure di tapparelle estive. Valeria sceglie con cura ogni parola e le sistema sopra uno squisito spartito musicale che scorre davanti ai nostri occhi e ci accarezza i piedini nudi:

Insistono le voci oltre la porta,

di là un giardino d’estate

e un coro di cicale spensierato,

i piedi incastonati reclamano

l’erba del giardino.

Nadia è Evaporata, e sono certa che molti di voi la conoscono. La bambina surgelata è il titolo della sua raccolta ed è uno dei racconti, rappresentativo di un universo surreale, a tratti grottesco, che ha come epicentro l’intenso e sincero amore di Nadia per la natura e gli animali. Nadia è un alieno, vive in un corpo umano ma anela a fondersi e confondersi con il fiato caldo di un branco di lupi, tra steli d’erba, in solitaria:

Sembravano consci di esaudire un desiderio di chi lo aveva reso disponibile.

Il desiderio di essere finalmente parte di un lupo.

Cibo per un lupo, dentro un lupo, diventando sangue di lupo.

Alessandra, non conoscere l’inno alla vita che è il suo blog è un sacrilegio! E se girassi dalle mie parti è un racconto che mi ha rivelato il suo lato noir, lasciandomi quasi spiazzata. Due protagonisti, la stessa storia narrata da due punti di vista, per sondare, attraverso una trama che gioca ai confini dell’estremo, i precari e delicati equilibrismi dell’amore:

Le mie calze rosso fuoco facevano capolino là sotto.

Facevo fatica a distinguere il mio odore dal suo: si erano mischiati tra loro e, pensate, era stata sufficiente una sola notte intera insieme.

Attraverso il suo blog, Walter mi ha abituato alle sue storie e ho gustato con piacere questa raccolta: Le storie di Walter, presentata in modo elegante, su bella carta ruvida dalla deliziosa copertina. I suoi personaggi si ritrovano spesso a scommettere sul proprio destino, l’ineluttabilità del finale scontato, l’occasione azzardata di mischiare le carte in tavola e rischiare il tutto per tutto. E mi sorprendo, tra le altre, con questa perla:

C’era il tempo di un giuramento evitato, di un anno rubato e qualche volta rimpianto.

C’è stato il tempo dell’amore e non più tempo per altro.

C’è stato il tempo dell’attesa di altro tempo.

C’è stato il tempo in cui ti trovi tra le braccia il tuo nuovo tempo. E il tuo tempo diventa il suo tempo.

Cari scrittori, intanto vi recensico qui, poi procederò su Amazon. Vi auguro tanti, tantissimi lettori!

Amici e parenti.

Antonio Caserta scrive e gira il mondo per lavoro. I suoi occhi hanno guardato dalle finestre di hotels a Dubai, Istanbul… o era Timbuctù? Ma il suo cuore torna a Cacciano, dove c’è casa. ‘U Milanese è una storia vera, di quelle storie sanguigne che ti scorrono nelle vene ed esplodono in fiotti drammatici e comici allo stesso tempo e tu, spettatore in prima fila, stai seduto in poltrona, a goderti lo spettacolo.

Prima della macchina, lo Snello fece partire lo stereo, le casse cominciarono a vibrare producendo un tuz tuz ritmato, il volume ero lo stesso della discoteca Smile di Benevento il sabato sera, il GTI partì facendosi prima e seconda sgommando.

Lo Snello era tamarro, e ne era fiero.

Lo sguardo intellettuale, la barba in-colta, il maglione intimista e una trilogia che, già dai titoli e dalle copertine (da lui disegnate), ci lasciano intendere che dovremo seguire una traccia rossa nel nero più profondo o su neve non più candida. Silvio Gerosa ci porta a Cesenatico, ridente località turistica dell’Adriatico, e ci mostra angoli sconosciuti e bui, ci fa spiare dietro le porte colpevoli d’incolpevoli case di campagna, tra saline immote e stazioni di polizia troppo indaffarate. Tanti personaggi ricorrenti da amare e odiare e, su tutti, vi legherete senza remore all’avvocato Paladini, vero e proprio attore protagonista della trilogia. Solo libri? No, sceneggiature pronte per lo schermo, con dialoghi cinematografici: leggere per credere!

Faticosamente, Apicella si solleva dalla sua poltrona e raggiunge l’avvocato con passi lenti e pesanti. “Stavolta si sono beccati almeno dieci anni?” Domanda, malcelando un ghigno malefico.

“Due. Con la condizionale. Cauzione già pagata. Ti rode il culo, eh, Apicella?” Ridacchia Paladini.

“Non mi libererò mai di quei tre disgraziati… Paladini, io alla prossima che combinano sparo alle rotule a tutti e tre. Anzi, quattro, tanto, sarà un bene per tutti.”

Moi medesima.

Oui. C’est moi. La vostra vedova preferita, che dismette la veletta e si presenta nella vita vera, fuori dal blog. Senza James, quel dommage! Un romanzetto breve ma intenso, una saga familiare che racconta intricati legami affettivi, separazioni e riunioni ad alto tasso emotivo nella cornice leggiadra e lacustre di Villa Silvana. Per chiunque sia interessato: vi metto il link per acquistarlo su Lulu. Su Amazon trovate la versione kindle, ma presto sarà disponibile anche in formato cartaceo.

Voi ne conoscete qualcuna? Parlo di quelle persone che sembrano appartenere all’altrove, a un universo parallelo ma distante eppure, anche se ne percepiamo il misterioso esotismo, ci appaiono come gemme incastonate a misura nello scenario perfetto, allestito apposta per loro: un palcoscenico scintillante, che mostra colori primari solo in loro presenza per poi tornare a sfumare quando le stelle abbandonano il set.

Le parole (da leggere) non sono mai abbastanza!