Into my arms

I don’t believe in an interventionist God
But I know, darling, that you do
But if I did I would kneel down and ask Him
Not to intervene when it came to you
Not to touch a hair on your head
To leave you as you are
And if He felt He had to direct you
Then direct you into my arms

Nick Cave & the bad seeds

Hai appoggiato l’orologio sul comodino perché sai che il tempo s’arrampica sugli specchi di questa stanza per immaginarsi doppio. Mi farei derubare di ogni ricchezza per restare qui con te, a contarti le ciglia che cadono addormentate. Misurare i tuoi respiri regolari e fiduciosi, valutare la purezza perfetta dei preziosi intarsi di rughe che raccontano quante volte sei dovuto andare via. Soppesare la caratura dei tuoi sogni con una carezza e un bacio sulle tempie, così silenziosi da non destare la guardia che hai abbassato per me.

Blindarti nelle mie braccia  fino a quando un altro aereo partirà, mettendo oceani tra i tuoi occhi e i miei. Ma ora ci separano lenzuola, e io smetto di contare.

Tesoriera d’attimi.