Into my arms

I don’t believe in an interventionist God
But I know, darling, that you do
But if I did I would kneel down and ask Him
Not to intervene when it came to you
Not to touch a hair on your head
To leave you as you are
And if He felt He had to direct you
Then direct you into my arms

Nick Cave & the bad seeds

Hai appoggiato l’orologio sul comodino perché sai che il tempo s’arrampica sugli specchi di questa stanza per immaginarsi doppio. Mi farei derubare di ogni ricchezza per restare qui con te, a contarti le ciglia che cadono addormentate. Misurare i tuoi respiri regolari e fiduciosi, valutare la purezza perfetta dei preziosi intarsi di rughe che raccontano quante volte sei dovuto andare via. Soppesare la caratura dei tuoi sogni con una carezza e un bacio sulle tempie, così silenziosi da non destare la guardia che hai abbassato per me.

Blindarti nelle mie braccia  fino a quando un altro aereo partirà, mettendo oceani tra i tuoi occhi e i miei. Ma ora ci separano lenzuola, e io smetto di contare.

Tesoriera d’attimi.

 

 

39 pensieri su “Into my arms

  1. “Credo nell’amore E so che anche tu ci credi Credo che esista una strada Lungo la quale potremmo incamminarci, tu ed io”
    E’ un capolavoro questo brano, di una avvincente e tenebrosa bellezza. Una preghiera d’amore, struggente, emozionante. Una visione di un futuro di luce.Un trionfo! A vincere è l’amore … sempre! ❤ ⭐ ❤

    1. Nick è un poeta. Un poeta dalla voce profonda come le parole con cui racconta la vita, la morte, la tragedia personale. Impossibile non soffermarsi sui suoi testi e non esserne toccati.

  2. Ho sempre avuto un pessimo rapporto col tempo che passa, sempre l’ansia di godere delle cose prima che fuggano via… senza rendermi conto che così non le assaporavo mai fino infondo

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